domenica 6 aprile ore 18.00
DANZA, TRADIZIONE, MEMORIA POPOLARE
a cura di Noretta Nori
Scantu de Core
PIZZICA E TARANTELLA TRA IL SALENTO E IL GARGANO
a cura di Franca Tarantino e Scantu de core
interpreti
Maria Serena De Masi cantante
Davide Conte voce, tamburello
Gabriele Caporuscio mandolino, chitarra, oud
Marco Rufo organetto, fisarmonica
Silvano Boschin chitarra,mandola
Claudio Merico violino- ospite
Francesco Salvatore voce narrante, canto, tamburello- ospite
Noretta Nori danzatrice tradizionale
Franca Tarantino danzatrice tradizionale
Enzo Morganti danzatore tradizionale
Lila Tarroni danzatrice tradizionale – ospite
Massimo Tagliaferri danzatore tradizionale
Giuseppe Delle Donne danzatore tradizionale, canto, tamburello, cucchiai – ospite
Danze: Pizzica-pizzica del Salento Leccese, Pizzica-pizzica di Ostuni, Scotis, Tarantella del Gargano, Quadriglia
Canti: canti d’amore e di lavoro
Strumenti: tamburello, mandolino, chitarra, organetto, fisarmonica, mandola, violino, castagnette
PROGRAMMA
Proiezione video di famiglia del 1967
Vorrei Volare (Uccio Aloisi)
“Foglie di tabacco” (Vittorio Bodini)
La Tabaccara
“Nu cuntu” (Francesco Salvadore)
Tarantella del Gargano (danza di coppia)
Fimmene fimmene
Lu sule calau calau
Stornelli (danza di coppia)
“La Muscia Niura”
La Muscia Niura (Gabriele Caporuscio) (danza solista)
Damme la manu
Pizzica de core (danza di coppia)
Scottish (danza di coppia)
“Bestiario Salentino” (Vittorio Bodini)
Aria de li trainieri
Pizzica indiavolata (danza solista)
Malachianta
“La festa di San Rocco a Torre Paduli e la sfida”
Pizzica a scherma (danza scherma)
Zumpa Ninella (danza di coppia)
Pizzica di Ostuni (danza di coppia)
Quadriglia (danza di gruppo)
Lettura: “II fabbricante di armonia” (Antonio Verri)
Tamburieddu (di Domenico Modugno) (danza collettiva)
Il ritmo del tamburo, la voce, il cadenzare dei passi dei danzatori tradizionali sono il suono della tradizione musicale in Puglia. Lo spettacolo è un viaggio sonoro nelle terre di Puglia, attraverso i suoni incalzanti della Pizzica salentina e delle Tarantelle del nord della regione, scandito dai passi della danza in tutte le sue declinazioni. Anche questa volta l’evento spettacolo si concluderà abbandonando il luogo dell’evocazione scenica, per immergersi nello spazio-tempo dell’animazione dove, l’assenza di nette barriere tra spettatori ed esecutori, la relativa facilità d’esecuzione di alcuni balli proposti assieme alla carica trascinante della musica popolare, favorirà l’instaurarsi di un clima festoso che permetterà senza difficoltà il coinvolgimento del pubblico, affinché lo spettacolo non sia solo rappresentazione e rievocazione della festa popolare, ma anche piacere direttamente vissuto dagli spettatori.
Scantu de Core È un ensemble formato da artisti accomunati dalla passione per la world music e dalla stessa sensibilità. Scantu de Core per il pubblico è un ‘gruppo’, ma per i componenti è un laboratorio di sperimentazione dove si fondono suoni e ritmi. Il loro luogo di incontro è Roma grande crocevia di diverse culture ed esperienze; Maria Serena De Masi (Salento), voce lirica e tradizionale, Marco Rufo (Firenze), strumenti a mantice, esperto di musica popolare indiana e tradizionale italiana, Gabriele Caporuscio (Roma) esperto di plettri e musica classica araba e indiana, tradizionale italiana, Silvano Boschin (Roma) chitarra e mandola, Claudio Merico, violinista virtuoso delle suonate di pizzica, Davide Conte (Salento), percussionista esperto di tamburi a cornice. Il repertorio racchiude sia il repertorio salentino reinterpretato e riarrangiato ad arte – quindi pizziche e brani tradizionali – che brani inediti che fondono la matrice popolare italiana con la world music. Questo lavoro di ricerca e nuova composizione mantiene sempre un filo – ora con il dialetto, ora con gli strumenti, ora con il ritmo – con quella che è la musica tradizionale italiana.
www.scantudecore.it
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